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La sistemazione idraulica consiste nella regimentazione e canalizzazione delle acque superficiali meteoriche. 

La creazione di un percorso stradale spesso interferisce con il regime di ruscellamento delle acque piovane, o con il libero defluire dei corsi d’acqua, modificando i naturali equilibri. Il principale effetto delle acque meteoriche sulle strade è quello di erodere e asportare terreno, causando un graduale e continuo indebolimento della zona. Stesso effetto erosivo hanno le acque dei fiumi o dei torrenti sul fondo sulle pareti dell’alveo. Tutto ciò evidenzia sia l’importanza di un corretto dimensionamento delle opere idrauliche per proteggere il corpo stradale dalle acque meteoriche, che la necessità di verifica idraulica dei corsi d’acqua interessati dalla realizzazione delle infrastrutture viarie. Per poter effettuare il dimensionamento delle opere è necessario stabilire preliminarmente la portata che tali manufatti devono essere in grado di smaltire .

Fossi di guardia

I fossi di guardia sono canali di modeste dimensioni realizzati al fine di captare le acque di ruscellamento superficiale prima che esse possano raggiungere la sede dell’infrastruttura. In genere la sezione del fosso di guardia è trapezia, in terra o rivestita. Sono realizzati in linea pressoché longitudinale rispetto all’asse dell’infrastruttura subito a monte dell’impronta delle opere di sedime. Il deflusso delle acque nei fossi di guardia è quello individuato dalla pendenza del fosso che coincide con quella del terreno ove esso trova sede e non necessariamente tale deflusso ha il medesimo verso del deflusso delle acque di cunetta.

Le recinzioni autostradali

Le strade di grande comunicazione e le autostrade necessitano, per le caratteristiche di velocità consentite, di protezione da incursioni di animali o di quant’altro rappresenti un rischio per l’incolumità di chi transita. Le reti di protezione assolvono pienamente a questo compito. Realizzate in rete in maglia differenziata di altezza 1 metro sono di solito corredate da montanti ad U o a T collocati ad interasse di mm 2000 e completati di fili di tensione e corda spina all’estremità superiore. Ogni 30 m vengono utilizzati montanti di controvento ed ogni 90/100 m un montante di caposaldo.